Con grande tristezza abbiamo appreso che negli scorsi giorni è venuto a mancare Jens-Boie Suck, professore emerito alla Chemnitz Technical University, ma soprattutto un grande neutronista che per molti anni ha collaborato con la Comunità Italiana.
Scientificamente, Jens-Boie Suck ha lavorato nel campo della fisica dei liquidi e dei sistemi disordinati con esperimenti di scattering di neutroni. All’Institut Laue Langevin per oltre vent’anni, Jens-Boie Suck ha contribuito alla costruzione e al mantenimento di numerosi strumenti, tra i quali IN4 e IN6. Negli anni ’80 con Peter Egelstaff e molti altri colleghi iniziò a lavorare sull’idea di uno strumento dedicato allo scattering Brillouin di neutroni. Dapprima fu un’opzione su IN5, che sfruttava un detector di small-angle italiano ma era fortemente limitata dalle caratteristiche della sorgente fredda. Poi “il sogno” vide il suo compimento all’inizio del nuovo millennio con la costruzione del CRG italo-tedesco BRISP ideato e sviluppato insieme a Fabrizio Barocchi e Francesco Sacchetti.
Con le parole di chi lo ha più conosciuto, sarà ricordata sempre con piacere la sua grande competenza, la sua teutonica serietà, la sua granitica integrità morale ed eleganza nei modi che si combinavano con una gentile amicizia e un umorismo che sapeva sorprendere.