Rinnovato fino al 2030 l’accordo tra Consiglio Nazionale delle Ricerche e Institut Laue-Langevin

È stato firmato l’accordo tra Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) e Institut Laue-Langevin (ILL, Grenoble, Francia). Questa firma rinnova fino alla fine del 2030 la ormai più che ventennale partnership tra Italia e ILL, garantendo così ai ricercatori italiani l’accesso alla strumentazione di ILL. 

Di seguito alcuni dettagli sull’accordo e alcune riflessioni sul suo significato e sul futuro ruolo della nostra Società.

Edifici dell’Institut Laue-Langevin. In secondo piano la cupola del reattore ad alto flusso.
Photo credits: Cedrine Tresca, cortesia di ILL.

L’accordo in breve

L’accordo ha validità fino al 31 dicembre 2030 e prevede un contributo pari all’1.9% del budget di ILL. Questo significa che gli utenti con affiliazione italiana avranno diritto ad un tempo macchina dell’1.9%. I dettagli del calcolo e le eventuali deroghe seguono le regole del National Balance di ILL (https://www.ill.eu/users).

Avere una quota maggiore dell’1% è particolarmente importante perché consente di partecipare agli organi decisionali di ILL e in particolare allo Steering Commitee. Inoltre è possibile anche mantenere strumentazione attraverso i CRG (è il caso di IN13) e proporre nuovi progetti, anche con il meccanismo del contributo in-kind.

L’accordo prevede che saranno finanziate tre posizioni di dottorato/post-doc nel periodo 2024-2030.

Qualche considerazione del Presidente SISN

Il rinnovo fino al 2030 rappresenta una boccata d’ossigeno per la nostra Comunità ed è frutto di una rinnovata sensibilità del CNR verso la scienza con i neutroni. Come Società, abbiamo seguito il lungo processo di negoziazione e firma e penso sia doveroso ringraziare per la disponibilità e l’impegno la Presidente del CNR, Prof.ssa Maria Chiara Carrozza, e il Direttore del Dipartimento di Scienze Fisiche e Tecnologie della Materia, Dr. Stefano Fabris, nonché tutte le figure amministrative che sono state coinvolte».

In questo momento, l’Italia ha accesso fino al 2027 alla sorgente di neutroni e muoni ISIS (Regno Unito) ed è attivamente impegnata per l’European Spallation Source (ESS, Lund, Svezia) che diventerà operativa nei prossimi anni. Anche se le quote di beamtime sono inferiori a quelle di una decina di anni fa e non rendono giustizia alla capacità scientifica e progettuale della nostra comunità, nel medio periodo l’accesso alle principali LSF europee è garantito.

Avendo finalmente una prospettiva, credo sia il momento di rilanciare la nostra comunità con idee e progetti per il futuro. Negli ultimi anni l’obiettivo principale è stata la sopravvivenza, ora dobbiamo dimostrarci capaci di fare network e consolidare la neutronica italiana. Credo che questo debba essere il ruolo e l’impegno della SISN per l’immediato futuro.

Tuttavia, possiamo ottenere risultati solo grazie alla partecipazione. Vi invito a prendere parte al prossimo Congresso Annuale che si svolgerà a Venezia dal 16 al 18 settembre (https://www.sisn.it/congresso/). Oltre alla scienza, ci sarà spazio per discutere delle prossime iniziative e delle nostre priorità. Mi auguro che questo invito sia colto da tutti, in particolar modo dai ricercatori più giovani, non solo dottorandi e postdoc, ma anche quanti, avendo posizioni più stabili, sentono l’importanza e la responsabilità di delineare prospettive della ricerca per i prossimi anni.