C’è molta Italia nell’ultima tranche di strumenti che il Science Advisory Committee (SAC) ha raccomandato per comporre la suite dell’European Spallation Source (ESS).
Ai dodici strumenti già approvati negli scorsi anni, si aggiungono ora quattro nuovi progetti, che hanno ricevuto la “luce verde” del SAC. Infatti, analizzando i nove proposal ricevuti, il SAC ha stilato una classifica in ordine di priorità. Nello specifico abbiamo due strumenti in prima posizione (a pari merito), MAGiC e T-REX. Il primo è un “world-class magnetic single crystal diffractometer”, mentre il secondo è “a unique thermal time-of-flight spectrometer with polarization analysis”, frutto di una collaborazione tra il JCNS di Jülich e un team del Dipartimento di Fisica e Geologia dell’Università di Perugia. Al terzo posto è stato valutato MIRACLES, “a highly complementary backscattering spectrometer”, al cui caso scientifico hanno lavorato anche diversi scienziati italiani. Infine, il SAC ha approvato lo spettrometro VESPA, un “world-leading vibrational spectrometer”, sviluppato da un gruppo di ricercatori dell’Istituto Sistemi Complessi del CNR di Firenze.
Ai gruppi e ai ricercatori che hanno lavorato su e per questi strumenti vanno i complimenti di tutta la SISN. In particolare, un ricordo commosso va a Marco Zoppi, recentemente scomparso, di cui VESPA è l’ultimo grande successo.
Un’occasione per fare il punto sullo stato dei progetti e sulle sfide e opportunità che la loro costruzione per ESS pone alla Comunità Italiana sarà il XXVI Congresso Annuale della SISN, che si svolgerà dal 1 al 3 luglio a Roma e Frascati. In questa sede, una sessione sarà interamente dedicata agli aggiornamenti e alla discussione su tutti i progetti che delineano il consistente contributo italiano alla neutron science di ESS.
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